giovedì 25 novembre 2010

Il coordinamento provinciale di Telethon ha cominciato a chiamare “a raccolta” i volontari che
aderiranno alla maratona (non solo televisiva) del 17-18-19 dicembre. Sono tante le iniziative in cantiere per quei giorni, in città così come nel comprensorio (a Gizzeria l’associazione “Agorà” provvederà all’allestimento di diversi gazebo), grazie anche al coinvolgimento di numerose associazioni aderenti alla FNAI e dei partners “storici” di Telethon (Avis, BNL, Auchan).

Ma per rendere possibile la raccolta a sostegno della ricerca scientifica, la “squadra” che compone Telethon lavora alacremente tutto l’anno, anche tramite il supporto dei coordinatori provinciali: la responsabile, nella provincia di Catanzaro, è Olga Anania, e a darle supporto nella presentazione alla stampa della XXI edizione della maratona è giunta da Roma, sabato scorso, l’addetta alla gestione della raccolta fondi per il Sud Italia Mariangela Cappiello. “Con gli oltre 320 milioni di euro raccolti in vent’anni, Telethon ha finanziato 2260 progetti e l’attività di 1420 ricercatori: delle seimila malattie genetiche esistenti, ne sono state studiate finora 454, e per sette di esse è stata trovata la cura – sono i dati forniti dalla Cappiello – Siamo felici di poter annunciare che oggi, grazie al contributo di milioni di italiani, quattordici bambini nati senza sistema immunitario (perché colpiti dall’Ada-Scid) sono perfettamente guariti. Ma ricordiamo che, solo in Europa, oltre 30 milioni di persone soffrono a causa di malattie genetiche”. Eppure, di successi, Telethon ne vanta molti: dal 1990, in cui vide la “luce” per intuizione di Susanna Agnelli – che ascoltò il grido di dolore di alcuni familiari di malati di distrofia muscolare – non si è mai fermata, divenendo la migliore organizzazione italiana per la promozione della ricerca sulle malattie genetiche, tanto da fondare tre istituti di ricerca (il Tigem di Napoli, il Tiget di Milano e l’Istituto Telethon Dulbecco) ed un laboratorio tecnologico per l’implementazione di progetti di ausili per disabili, il Tecnothon. Tuttavia, i fondi da destinare alla scoperta delle cure di malattie così gravi e trascurate non bastano mai: ed è per questo che si assiste ad un incremento della raccolta di anno in anno, e che si spera che l’edizione 2010 possa essere più proficua di quella precedente. Ben 450 saranno i punti di raccolta disseminati in tutta Italia in quei tre giorni di dicembre, ed anche il coordinamento provinciale di Catanzaro – che può altresì contare sulla collaborazione del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro e dell’Amministrazione Provinciale (che ha dato in prestito la sala consiliare in occasione della conferenza stampa) – di certo non resterà indietro nell’attività di sensibilizzazione e di reclutamento dei volontari. La Federazione provinciale di Bocce, intanto, ha donato alla buona causa un assegno di novecento euro.

Ufficio stampa CSV Catanzaro
Benedetta Garofalo

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